Come utilizzare in modo sicuro i giunti in vetro

Di DWK Life Sciences

Molti degli assemblaggi chimici tradizionali presenti in laboratorio richiedono l’uso di dispositivi collegati tra loro.

I processi di distillazione, d’estrazione, di filtrazione e di riflusso, per esempio, richiedono tutti assemblaggi di accessori in vetro di varia complessità e, mentre molti degli scienziati che hanno contribuito allo sviluppo di queste tecniche hanno dovuto ricorrere ad accessori, tappi e tubi di gomma su misura per collegare gli elementi, l’invenzione degli accessori in vetro con giunto, intercambiabili, ha reso disponibili molte più opzioni, e più sicure.

In questo post analizzeremo i vari tipi di accessori in vetro disponibili, le applicazioni in cui ciascun tipo è più comunemente utilizzato ed esploreremo alcune tecniche di base per una manutenzione sicura.

Tipi di accessori giuntabili in vetro disponibili

L’uso degli accessori in vetro con giunto aiuta a evitare fuoriuscite e perdite di sostanze potenzialmente dannose e spesso preziose durante gli esperimenti. Tuttavia, anche se i suoi vantaggi sono evidenti, è importante scegliere il tipo di accessorio più adatto al processo che si sta svolgendo.
Esistono diversi tipi di giunti, ciascuno con una funzionalità specifica.

Giunti conici

Sono il tipo più comune di giunto in vetro smerigliato e sono caratterizzati da un cono e una presa affusolati. Gli attacchi di questo tipo sono spesso caratterizzati da un profilo del bordo arrotondato, che conferisce ulteriore resistenza al giunto e lo rende meno soggetto a scheggiature rispetto a un profilo del bordo quadrato.

Giunti sferici

I giunti sferici dovrebbero essere utilizzati per le tecniche in cui è richiesta una certa flessibilità negli angoli degli accessori per vetreria da collegare. Vengono comunemente utilizzati per collegare i matracci riceventi ai condensatori rotanti, il cui peso può aumentare significativamente con il riempimento del matraccio. Il giunto sferico consente di collegare il matraccio a un condensatore inclinato con un angolo verticale, riducendo così la sollecitazione del giunto.

Giunti a flangia

I giunti a flangia, o giunti di testa, sono utilizzati per fornire giunzioni in linea retta lungo gli assemblaggi. Questo tipo di giunzione è comunemente utilizzato per la costruzione di tubazioni e per i matracci di grande capacità e i recipienti di reazione. La possibilità di utilizzare giunti a flangia più ampi facilita l’accesso al contenuto di matracci e provette.

Giunti con filettatura a vite

I giunti con filettatura a vite forniscono una connessione robusta ma facilmente regolabile. Sono ideali nei casi in cui è necessario variare la lunghezza di un assemblaggio e per farlo è possibile utilizzare un giunto scorrevole. Vengono inoltre comunemente utilizzati gli accessori per vetreria con tappo a vite a doppia estremità, che consente di regolare le linee da entrambi i lati per una maggiore flessibilità.


Come utilizzare questi accessori in modo sicuro

Come per tutti gli articoli da laboratorio in vetro, è necessario seguire alcuni accorgimenti di base per garantire un uso sicuro e sostenibile.

È importante lavare sempre gli accessori nuovi prima del loro primo utilizzo per evitare la contaminazione da parte delle fibre dell’imballaggio. È inoltre necessario esaminarli per verificare che non siano graffiati, scheggiati, incrinati o incisi, poiché qualsiasi difetto riduce la resistenza meccanica degli stessi e può causarne la rottura durante l’uso.

Tuttavia, esistono anche una serie di considerazioni specifiche per garantirne la manipolazione sicura e l’uso ripetuto:

  1. Anche se il grasso al silicone può essere utilizzato per sigillare un giunto, molti giunti sono progettati per essere utilizzati senza di esso per evitare la contaminazione. Un’alternativa più pulita e non contaminante è l’uso di una giunzione in PTFE che si inserisce tra i giunti a cono e a presa.
  2. Verificare sempre le linee guida per la temperatura massima dell’apparecchiatura che si sta utilizzando. Sebbene la temperatura massima consigliata per gli articoli da laboratorio in vetro borosilicato sia di 500 °C (solo per brevi periodi), la temperatura di esercizio di qualsiasi altro elemento associato alla giunzione, per esempio raccordi in plastica, tappi, tubi, ecc. potrebbe essere molto più bassa.
  3. Quando si utilizzano temperature superiori a 150 °C, il riscaldamento e il raffreddamento devono essere effettuati in modo lento e uniforme per evitare rotture dovute a shock termici.
  4. Se si utilizza una piastra riscaldante come parte dell’assemblaggio, assicurarsi che la piastra superiore sia più grande della base del recipiente da riscaldare. Non mettere mai gli accessori per vetreria fredda su una piastra preriscaldata.
  5. Quando si utilizza il becco Bunsen, utilizzare una fiamma dolce e una garza metallica con un centro in ceramica per diffondere la fiamma. In questo modo si evita la formazione di “punti caldi” sulle giunture o in qualsiasi altro punto dell’assemblaggio che potrebbero causare la rottura.
  6. Non applicare temperature elevate o fonti di calore direttamente su qualunque elemento della vetreria volumetrica inclusa in un assemblaggio con giunti per non compromettere la precisione volumetrica.
  7. Prestare attenzione se si utilizzano i giunti in vetro in un forno a microonde. Se i giunti sono in vetro borosilicato, questi elementi sono sicuri per il microonde. Tuttavia, è necessario assicurarsi che anche il contenuto e gli eventuali altri accessori collegati siano sicuri per il microonde.
  8. Delle volte i giunti possono bloccarsi dopo aver eseguito un processo. In questo caso, devono prima essere lasciati raffreddare naturalmente e poi devono essere immersi per un breve periodo in acqua tiepida contenente un detergente adatto alla pulizia della vetreria da laboratorio. In questo modo è possibile allentare il giunto bloccato e si potranno scollegare gli elementi senza dover esercitare una pressione eccessiva sul vetro. È importante evitare qualsiasi pressione per garantire che il vetro non si rompa o non venga danneggiato prima di un successivo riutilizzo.